

Che cos’è l’analisi del testo?
L’analisi del testo si compone di tre parti:
1) la comprensione del testo;
2) l’analisi propriamente detta;
3) la contestualizzazione.
Quest’ultima parte è anche quella più importante, ed è generalmente l’unica in grado di rendere eccellente un’analisi del testo (da quindici, per intenderci), poiché è quella in cui compaiono i famosi “collegamenti”, cioè i link fra autori, correnti letterarie, culturali, ecc. In questa parte il discorso si allarga dal testo analizzato a un orizzonte letterario, o anche storico, più ampio, e non sono sgraditi riferimenti anche in altri ambiti (scientifico, filosofico, artistico, musicale, ecc.).
Il testo
Ovviamente la prima parte della traccia è sempre costituita dal testo da analizzare, corredato eventualmente da note lessicali e da un piccolo inquadramento (da quale opera è tratto, ecc.). Una lettura approfondita del testo è ovviamente la prima condizione per un buono svolgimento del compito. Come sempre, si può lavorare sulla fotocopia, sottolinearla, scrivere a fianco, ecc.
1) Comprensione del testo
La comprensione del testo può consistere in un riassunto o in una parafrasi, ma può anche contenere domande più particolareggiate. Si tratta di individuare i concetti chiave e reperirli nel testo proposto. Non c’è una ricetta precostituita, poiché questa è la fase più meccanica e, si spera, semplice del lavoro. Certo, dipende dalle richieste, ma il candidato dovrebbe avere tutti gli strumenti per capire il testo stesso, anche grazie alle note presenti sulla fotocopia. Si ricordi di leggere il testo con molta attenzione, scorrendolo nel suo complesso, soffermandosi sulle espressioni dubbie, utilizzando il vocabolario, se necessario.
2) Analisi e interpretazione del testo
L’analisi del testo propriamente detta è generalmente la parte che occupa più spazio. Le domande di analisi del testo sono infatti più numerose. Esse possono riguardare la metrica (rime, strofe, ecc.), le figure retoriche, il significato e le ripetizioni delle parole. Un altro aspetto importante da sottolineare è lo stile del testo (registro giornalistico, poetico, aulico, colloquiale, ecc.), il lessico utilizzato (straniero, dialettale), ma l’aspetto più importante è ovviamente il contenuto. Occorre qui evidenziare le argomentazioni dell’autore, il messaggio che intende trasmettere attraverso il testo, i temi che tratta.
(...)
Concretamente, mentre svolgiamo il nostro compito, potremmo rispondere ad alcune domande proficue.
– Livello strutturale. Per prima cosa, ci potremmo chiedere: “Come è strutturato il testo?”. Nel caso di un testo narrativo, potrebbe essere utile suddividerlo in sequenze. Nel caso di un testo poetico vale la pena di considerare le strofe. Quanto spazio è assegnato alle singole porzioni di testo? Il testo ha una struttura ciclica, quindi l’inizio e la fine hanno dei tratti in comune? Oppure ha una struttura bipartita, tripartita, ecc., con blocchi testuali in contrapposizione tra di loro, oppure consequenziali (struttura lineare)? Oppure una struttura più complessa, ramificata come un albero, o a rete? Ci sono anche importanti figure retoriche che riguardano l’ordine delle espressioni, e che creano un incrocio, come il chiasmo, un’inversione, come l’anastrofe o l’iperbato, o una ripetizione, come l’anafora e l’enumerazione.
– Livello metrico. Secondariamente, potremmo chiederci quale tipo di metrica è stata adoperata. Questo livello riguarda solo i testi poetici, generalmente. Se non c’è già una domanda specifica, conviene porsi dunque i seguenti interrogativi: Quale tipo di verso è stato utilizzato? Quali rime sono presenti nel testo? Qual è lo schema metrico, cioè lo schema delle rime presenti nel testo?
– Livello lessicale. In terzo luogo, potremmo chiederci: Che lingua sta usando l’autore? Quali sono, insomma, le scelte lessicali che sta adottando? Sta prediligendo un lessico comune, medio, oppure lo sta variando utilizzandone altri tipi?
Sintetizzando, esistono altri due livelli lessicali possibili, oltre al lessico medio, e sono: il livello informale e il livello ricercato.
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Fanno parte invece del livello ricercato due tipi di parole. Anzitutto le parole comuni, ma utilizzate con un significato diverso rispetto a quello
– Livello semantico. Poi occorre fare particolare attenzione al significato, per esempio individuando le parole-chiave presenti nel testo, quelle che servono per indirizzare la nostra interpretazione e il nostro commento. Spesso queste parole-chiave si trovano nel titolo, oppure sono ripetute più volte, o comunque l’autore fa capire che è importante soffermarsi su di esse per comprendere il significato del testo. Molto importante è anche analizzare quali sono i campi semantici presenti nel testo, cioè le “famiglie di parole” che si riferiscono alla stessa area di significato. Alcune figure retoriche, come la metafora, tendono a mescolare fra loro i campi semantici, con effetti di arricchimento creativo del significato, mentre altre, come la similitudine, tendono semplicemente ad accostare i campi semantici fra loro, con effetti di maggiore linearità e chiarezza esemplificativa.
– Livello sintattico. Poi ci si potrebbe chiedere: Come sono disposte le parole? A livello dell’analisi logica, l’ordine usuale (soggetto – predicato – complemento oggetto – altri complementi) è rispettato, oppure ci sono dei sintagmi secondari posti in una posizione di particolare rilievo (all’inizio del verso, all’inizio di un periodo)? A livello dell’analisi del periodo, prevale la coordinazione (paratassi) o la subordinazione (ipotassi). Quali osservazioni si possono fare sulla disposizione delle frasi (principali e subordinate) all’interno del testo?
– Livello fonico. Non è indifferente che l’autore abbia utilizzato un certo tipo di suoni oppure un altro. A questo proposito si parla di allitterazione quando un suono vocalico o, più spesso, consonantico viene ripetuto più volte all’interno del testo. Ciò può creare effetti di dolcezza e musicalità, oppure, al contrario di asprezza e durezza.
3) Contestualizzazione del testo
Nell’ultima fase, invece, si analizzano i riferimenti al contesto, e i possibili collegamenti con gli altri testi dello stesso autore o di autori diversi. È il momento di tirar fuori letture e conoscenze personali, giudizi e rielaborazioni.
Scheda tecnica
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