Canzoniere - Francesco Petrarca - Poesie Scelte - testo integrale, versione in prosa, commento
Selezione di brani dal Canzoniere di Francesco Petrarca
Dopo un'introduzione sulla vita e le opere di Petrarca e sui caratteri generali del Il Canzoniere, si presenta una raccolta di poesie scelte, di cui viene fornito il testo originale, con note metriche, versione in prosa e un commento approfondito con citazioni di giudizi critici, tra cui Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono, Era il giorno ch’al sol si scoloraro, Movesi il vecchierel canuto e bianco, Solo e pensoso i più deserti campi, Spirto gentil, che quelle membra reggi, Erano i capei d’oro a l’aura sparsi, Chiare, fresche, e dolci acque, Italia mia, benché ‘l parlar sia indarno e molti altri.
Francesco Petrarca può essere considerato l’inventore della nuova lingua lirica, e il fenomeno che va sotto al nome di “Petrarchismo” interessa tutta la lirica europea tardo-medievale e rinascimentale, nonché gli autori lirici del Settecento, dell’Ottocento, e i poeti contemporanei, “costretti” a fare i conti con il suo capolavoro lirico: il Canzoniere.
All’interno delle sue grandi liriche vi è una qualità linguistica, seppur apparentemente in contrasto con un’autentica economia lessicale, che di fatto è l’incipit di una nuova lingua lirica.
Rispetto a Dante, suo più illustre predecessore, non coniò neologismi, inoltre i commenti alle sue liriche sono molto più succinti, in quanto non vi è necessità di decodificare la lingua, quanto piuttosto di ricercare le fonti delle sue allusioni.
Fu modello morale e culturale per molte generazioni, e cercò di lasciare di sé un’idea di autore di testi latini piuttosto che volgari, volontà ben visibile nel suo stesso Canzoniere, che egli non battezzò, ma che commentò brevemente definendolo “fragmenta” (frammenti), e “sparsa poemata” (componimenti poetici casuali), con chiara allusione alle “nugae” (componimenti casuali latini).
Il termine da lui deputato a definire il Canzoniere è “libellus” (piccolo libro), a indicare la scarsa importanza dell’opera, in quanto diminutivo di “liber”, ma queste sue definizioni non dicono la verità sul suo pensiero, e sull’impegno profuso per la creazione della sua opera.
È il suo il primo grande canzoniere della letteratura italiana; prima di esso, questo termine stava a indicare sì insiemi di componimenti poetici di qualche autore, ma senza che gli stessi autori avessero pensato di raccogliere.
Indice
Francesco Petrarca
Vita e opere
Il Canzoniere: caratteri generali
Poesie scelte
1 Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono
2 Per fare una leggiadra sua vendetta
3 Era il giorno ch’al sol si scoloraro
4 Que’ ch’infinita providentia e arte
5 Sì traviato è ’l folle mi’ desio
6 La gola e ’l sonno e l’ozïose piume
7 Se la mia vita da l’aspro tormento
8 Quando fra l’altre donne ad ora ad ora
9 Movesi il vecchierel canuto e bianco
10 Quanto più m’avicino al giorno estremo
11 Solo e pensoso i più deserti campi
12 Ne la stagion che ’l ciel rapido inchina
13 Spirto gentil, che quelle membra reggi
14 Benedetto sia ’l giorno, e ’l mese, e l’anno
15 Padre del ciel, dopo i perduti giorni
16 Gentil mia donna, i’ veggio
17 Quando giunse a Simon l’alto concetto
18 Io son sì stanco sotto ’l fascio antico
19 Sì tosto come aven che l’arco scocchi
20 Erano i capei d’oro a l’aura sparsi
21 La donna, che ’l mio cor nel viso porta
22 Pien di quella ineffabile dolcezza
23 Chiare, fresche, e dolci acque
24 Italia mia, benché ’l parlar sia indarno
25 Passa la nave mia colma d’oblio
26 Rapido fiume che d’alpestre vena
27 O cameretta che già fosti un porto
28 Parrà forse ad alcun che, ’n lodar quella
29 La vita fugge e non s’arresta una ora
30 Se lamentar augelli, o verdi fronde
31 Levommi il mio penser in parte ov’era
32 Zefiro torna, e ’l bel tempo rimena
33 Quel rosignuol che sì soave piagne
34 Tranquillo porto avea mostrato Amore
35 I’ vo piangendo i miei passati tempi
36 Vergine bella, che di sol vestita
Scheda tecnica
- Tipo Scuola
- Scuole Superiori
- Numero Pagine
- 190
- Altezza
- 165
- Larghezza
- 120
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