

Riassunto analitico del testo "La coscienza di Zeno" (1923) di Italo Svevo, "uno dei più notevoli romanzi del nostro tempo, il cui protagonista (l'inquieto ed abulico Zeno Cosini) tende a guarire dalla sua nevrosi scrutando - con analisi sottili ed acute - gli strati più riposti della propria coscienza" (Bertelli).
Dopo un'Introduzione sull'autore, il testo si compone dei riassunti capitolo per capitolo, organizzati in paragrafi tematici con pratici titoletti che aiutano lo studente ad orientarsi nel testo.
Estratto:
Capitolo I
PREFAZIONE
Il dottor S. dichiara di aver indotto Zeno a scrivere la sua autobiografia. - Il romanzo si apre con una "Prefazione", che si finge scritta dal dottor S., il quale dichiara di aver indotto Zeno a scrivere una sorta di relazione autobiografica allo scopo terapeutico di conoscere meglio gli strati più profondi della propria coscienza. Egli sperava, appunto, "che l'autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi"; ma, purtroppo, il malato si è voluto sottrarre alla cura, rendendo così vani i primi promettenti risultati dell'analisi.
Proposito di pubblicare tale autobiografia. - Poiché il suo paziente - dimostrando scarsa fiducia nel suo medico curante - ha interrotto bruscamente la cura psicanalitica, il dottore si risolve, "per vendetta", a far stampare e rendere pubblica la sua autobiografia col dichiarato proposito di fargli un meritato dispetto. E Zeno, per cui il dottore spera ancora una ripresa della cura, deve ben sapere che l'interpretazione di queste sue memorie, in cui si trovano significativamente mescolate "tante verità e bugie", potrebbe riservargli interessanti sorprese.
Scheda tecnica
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